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Lo avete visto tutti da tempi dei Simpson (ma anche prima), ma non sapevate che si chiama Product Placement. Vediamo di cosa si tratta, quando e perché le aziende dovrebbero inserirlo nelle strategie di marketing.
Sommario
Due righe sul Product Placement
Il Product Placement (o pubblicità indiretta o embedded marketing) è una forma di inbound marketing che prevede di inserire (o far riferimento) ad un brand o prodotto all'interno di una struttura narrativa a sé stante (video, programmi televisivi, film, Instagram stories, video games, e via dicendo) a fini promozionali e nel rispetto della normativa vigente. Esempi? A milioni. Citiamone alcuni famosi:
- E.T. e le caramelle Reese, nel film omonimo
- Le scarpe Nike nel film "Ritorno al futuro"
- Omar Simpson che mangia un panino Mcdonald
- Chiara Ferragni che indossa un outfit Falconeri
…ok, avete capito di cosa stiamo parlando. Lo avete visto spessissimo, ma sappiate che vi è stato proposto un prodotto a scopi promozionali all'interno di un film o una serie tv più spesso di quanto siete realmente consapevoli.
È costoso? Sì, necessita di investimenti più alti rispetto alle campagne ads classiche, ma il grado di esposizione del prodotto e l'efficacia di questa tecnica sono molto più elevati.
Il messaggio, infatti, non viene posizionato in uno spazio dedicato alla pubblicità, ma inserito in modo naturale all'interno di una narrazione autonoma e non invasiva. Non sempre lo spettatore ne è consapevole ed è solitamente disposto ad accettarne la presenza in quanto funzionale allo sviluppo della vicenda. Anzi, è lo spettatore che, decidendo di vedere un film o un video, entra anche in contatto con un personaggio che sta utilizzando/interagendo con il prodotto in modo in modo naturale.
Tipologie di Product Placement
A seconda del modo con cui un prodotto entra a far parte di un video/film/episodio di una serie tv e del ruolo che assume nella storia, vengono identificate 3 tipologie di Product Placement. Vediamole tutte.
- Screen Placement
Il prodotto, con il logo del brand, viene posizionato in primo piano e al centro della scena, in modo che sia immediatamente riconoscibile dall'occhio dello spettatore. Oppure, viene lasciato sullo sfondo, ma inquadrato molto spesso.
È il caso in cui in un film i personaggi fanno un giro in un'automobile Audi, scendono dal veicolo e fanno una conversazione, dove resta per alcuni minuti inquadrato il logo della macchina.
Ancora, in una serie tv un personaggio sta usando il pc e il logo Apple viene inquadrato al centro della scena, unico elemento illuminato dell'inquadratura.
- Script Placement
In questo caso, il prodotto/brand viene citato da uno dei personaggi in modo verbale. Questa tecnica, soprattutto se usata dal protagonista o dai personaggi positivi della storia, è particolarmente efficace e può portare risultati importanti.
- Plot Placement
In pratica, è la somma delle due modalità precedenti. È la tipologia più efficace perché il prodotto assume un ruolo primario nella narrazione e, in certi casi, ne diventa il protagonista. Il costo è chiaramente molto più elevato e il grado di collaborazione tra brand e chi si occupa della narrazione è molto stretto e costante.
Product Placement nel rispetto della legge
In Italia, una legge sul Product Placement è arrivata nel 2004. Prima di questa data, fare pubblicità indiretta era vietato perché si riteneva potesse condizionare e indurre le persone ad acquistare un prodotto in modo inconsapevole.
Con il Decreto Ministeriale del 30 luglio 2004 è stato definito che i prodotti e i brand devono essere proposti in modo esplicito ed integrato all'interno della narrazione, senza interrompere la fruizione. Obbligatoriamente, deve essere inserito un avviso nei titoli di coda per informare della presenza di brand e prodotti a fini promozionali.
Product Placement sui social media
Con l'affermazione potente dei social media all'interno delle vite delle persone, le aziende hanno potuto utilizzare nuovi modi per fare Product Placement, in modo meno costoso, ma molto più efficace.
Infatti, oggi, fare Product Placement è diventata un'operazione alla portata di qualsiasi tipo di azienda e non solo delle grandi multinazionali.
Basti pensare alle stories di Instagram e Facebook, che permettono di mostrare i prodotti in modo piacevole e divertente. Sempre più aziende si rivolgono agli influencer per proporre dei prodotti da usare sui social, a volte riservando dei codici sconto riservati alle loro audience.
Menzione speciale: Youtube. Su Youtube i modi con cui si può fare Product Placement sono tanti e nel corso del tempo i content creator hanno elaborato diversi modi con cui fare pubblicità indiretta su questa piattaforma:
- Recensioni: che sia un prodotto acquistato o omaggiato, dopo averlo provato lo youtuber lo recensisce in un video
- Video haul: lo youtuber mostra gli acquisti appena fatti, i prodotti vengono inquadrati e i brand inseriti in descrizione
- Challenge: vengono fatte utilizzando dei prodotti omaggiati da un brand
- Elementi di sfondo: a volte nei video determinati prodotti vengono posizionati sullo sfondo dell'inquadratura e rimangono lì per tutta la durata del video
Quando le aziende dovrebbero utilizzarlo
Grazie ai social, oggi potenzialmente tutte le aziende possono fare Product Placement, soprattutto quando l'azienda deve vendere un prodotto (non necessariamente fisico, ma anche digitale) e ha bisogno di farlo conoscere al suo target, sia per incentivarne le vendite sia per fare branding.
Oggi esistono canali Youtube e profili social estremamente targettizzati praticamente su qualsiasi argomento. L'azione strategica sta nel selezionare quelli giusti che possono, in primis, capire il valore del prodotto/brand e proporlo ai propri follower.
Se anche tu hai un prodotto che vorresti promuovere, vieni in ufficio e parliamone insieme! La strada giusta potrebbe essere dietro l'angolo!